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lunedì 28 febbraio 2011

Il cigno nero Natalie Portman

Mostra del Cinema 2010, Natalie Portman © Federico Roiter
Prima il cigno nero Natalie Portman si tuffò nelle acque veneziane della Mostra, poi prese il volo verso la gloria degli Oscar.
 
di Luca Ferrari

Dai flash lagunari per l’inaugurazione della 67° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (1-11.09.10) alla gloria imperitura del Kodak Theatre di Los Angeles dove il 27 febbraio scorso ha conquistato il premio Oscar come Miglior attrice protagonista. Lei è Natalie Portman, diretta dal regista Darren Aronofsky nel drammatico Black Swan (2010).

L’avevamo lasciata lì. Sorridente e vestita di rosso. Sulla passerella del Lido di Venezia a salutare un pubblico entusiasta. Per l’inaugurazione della Mostra del Cinema 2010, il presidente della Biennale Paolo Baratta e il direttore della Mostra Marco Mueller avevano scelto lei, Natalie Portman, e il suo ultimo film, Black Swan, diretto da Darren Aronofsky (quest'ultimo trionfatore nella rassegna veneziana del 2008 con The Wrestler). 

Il film, distribuito dalla 20th Century Fox e uscito in Italia il 18 febbraio scorso, proprio a ridosso della kermesse hollywoodiana, è un thriller psicologico ambientato nel mondo del balletto della Grande Mela, e vede la Portman protagonista di celebri pellicole come Leon (1994), Closer (2004) e V for Vendetta (2005), affiancata da Vincent Cassel (Elizabeth, Irréversible, Ocean’s twelve), Mila Kunis (la voce originale di Meg, nella serie animata i Griffin) e Winona Ryder (Edward mani di forbice, Ragazze interrotte, Autumn in New York).

Pur essendo appena 29enne, la Portman, attrice israeliana naturalizzata statunitense, ha già lavorato con alcune delle più grandi leggende del cinema fin dal suo debutto nel 1994 nell’indimenticabile Leon, a fianco di Jean Reno e Gary Oldman, passando poi a un’altra coppia di mostri sacri quali Robert De Niro e Al Pacino in The Heat (1995). 

Insieme a Liam Neeson e Ewan McGregor è nel cast di Star Wars di George Lucas, quindi nel 2003 con Nicole Kidman e Jude Law nel drammatico Ritorno a Cold Mountain, passando per la magia di Mr Magorium e la bottega delle meraviglie (2007) con Dustin Hoffman, fino a un’altra importante prova in Brothers (2008), con Jake Gyllenhaal e Tobey “Spiderman” Maguire.

Black Swan è un viaggio nella psiche di una ballerina ossessionata dalla volontà di essere perfetta. Vive come in una gabbia. Emotiva e familiare (una madre iper-protettiva e che non è mai riuscita a sfondare nella danza). È fragile. E cerca di nasconderlo. Vuole assolutamente la parte di protagonista dell’opera Il lago dei cigni. La sua mente però inizia pericolosamente a deragliare quando l’arrivo della nuova ballerina Lilly (Mila Kunis) mette in discussione la sua leadership agli occhi del direttore della compagnia Thomas Leroy (Cassel). 

Scelta comunque come protagonista, Nina (Portman) dovrà interpretare il doppio ruolo dell'innocente Odette (cigno bianco), ruolo che le si addice, e della sensuale Odile (cigno nero) che deve ammaliare e sedurre il principe Siegfried. Inizia così un viaggio senza ritorno nell’io più nascosto della ragazza, dove il subconscio inizia a manifestare segni d’inquietudine. Dov’è il confine tra sogno e realtà? Ed è in grado di distinguerlo? Nemmeno la sofferenza e il sangue che sgorga dal suo corpo appaiono sufficienti per capire.

Aronofsky usa spesso il primo piano dei piedi e del viso. Anche di spalle. Ogni volta che la protagonista ha un impatto o uno scontro con qualcuno si percepisce il peso della collisione. Fisica o emotiva che sia. Il sangue delle mani, piedi e sulle spalle rincorrono la sua catarsi interiore. Una strada in costante discesa verso i meandri del proprio lato oscuro, e dove il giorno dopo non sarà un momento migliore. E non c’è nessuno a difenderla. E lì fuori non c’è nessuno pronto a prenderla per mano e farla uscire dai suoi pensieri schiaccianti. 

Natalie Portman interpreta sul proprio volto tutta la sofferenza della ballerina Nina. La vittoria nel 2011 ai Golden Globes come miglior attrice in un film drammatico e come protagonista agli Oscar consacra definitivamente un’attrice lontana anni luce dal prototipo delle “star” altezzose e insofferenti al lavoro dei giornalisti. E come ho avuto personalmente modo di osservare alla Mostra del Cinema di Venezia, anche in occasioni ufficiali si è sempre distinta per disponibilità e sorridente semplicità.

Il trailer de Il cigno nero

Il cigno nero - Nina (Natalie Portman)
Mostra del Cinema 2010, conferenza stampa de Il cigno nero: (da sx)
Darren Aronofski, Natalie Portman e Vincent Cassel © Federico Roiter

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