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giovedì 13 dicembre 2012

Mostra del Cinema 69, Venice in Seul

Bella Addormentata - Pallido (Pier Giorgio Bellocchio) e Rossa (Maya Sansa)
Dopo aver "sconfinato" in Brasile, Cina e Russia, la Mostra del Cinema sbarca anche in Corea del Sud con la rassegna Venice in Seul.

Dal delicato tema dell’eutanasia portato sul grande schermo da Marco Bellocchio al mistero sulla morte di Enrico Mattei, di cui Francesco Rosi girò una celebre pellicola nel 1972. Dal disagio giovanile firmato Francesca Comencini a due dei più celebri classici degli anni ’50 e 60’. Il cinema italiano visto e ammirato alla 69° edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica sbarca in Corea del Sud per la rassegna Venice in Seul (12 dicembre 2012 - 6 gennaio 2013).

Il progetto culturale di promozione e diffusione del cinema italiano del mondo avviato dalla Biennale di Venezia prima in Brasile e successivamente in Cina e in Russia, si arricchisce dunque di una nuova meta, proprio nell’anno in cui il Leone d’oro della 69. Mostra è stato attribuito al film Pieta del maestro del cinema coreano Kim Ki-duk.

Venice in Seoul, organizzata dalla Biennale in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura a Seul e con la Cineteca di Seul, presenta una selezione significativa di film italiani della 69. Mostra di Venezia 2012 (29 agosto - 8 settembre), nonché una selezione della retrospettiva 80! realizzata in occasione dell’80° anniversario della Mostra, con film presentati nel corso delle precedenti edizioni scelti in base a criteri di rarità, utilizzando e restaurando le copie delle Collezioni dell’Archivio Storico delle Arti Contemporanee della Biennale (ASAC). 

Per la sezione Venezia 69 saranno presentati: Bella Addormentata di Marco Bellocchio, È stato il figlio di Daniele Ciprì e Un giorno speciale di Francesca Comencini.

Per la sezione Orizzonti, spazio a Gli equilibristi di Ivano de Matteo, L’intervallo di Leonardo Di Costanzo e Low Tide di Roberto Minervini.

Per la sezione Venezia Classici, le quattro pellicole: Camicie Rosse (1952, di Goffredo Alessandrini). Il Caso Mattei (1972, di Francesco Rosi). Porcile (1969, di Pier Paolo Pasolini) e Stromboli (1950, di Roberto Rossellini). 

Proiezioni speciali, Convitto Falcone di Pasquale Scimeca.

E infine per la sezione 80!: Ahora te vamos a llamar hermano di Raoul Ruiz (Cile, 1971). Il brigante di Renato Castellani (Italia, 1961). Dieu a besoin des hommes di Jean Delannoy (Francia, 1950). Free at Last di Gregory Shuker, James Desmond e Nicholas Proferes (Usa, 1968). Genghis Khan di Manuel Conde e Salvador Lou (Filippine, 1950). Pagine chiuse di Gianni Da Campo (Italia, 1968). Poslednjaja noc’ (L’ultima notte) di Julij Jakovlevic Rajzman (Urss, 1936). Pytel blech (Un sacco di pulci) di Vera Chytilová (Cecoslovacchia, 1963) e Zablácené mesto (La città nel fango) di Václav Táborský (Cecoslovacchia, 1963).

Mostra del Cinema 2012, la madrina Kasia Smutniak arriva al Lido © La Biennale di Venezia - ASAC
Mostra del Cinema 2012, il regista sudcoreano Kim Ki-duk vince il Leone d'Oro © La Biennale di Venezia - ASAC

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