!-- Codice per accettazione cookie - Inizio -->

martedì 18 giugno 2013

Serse Erdogan, la cancellazione della rivolta

300 - la furia di Serse (Rodrigo Santoro)
"Fammi indovinare, tu devi essere Serse (Erdogan)". Dal passato alla sanguinosa realtà di piazza Taksim, con tappa nella cine-graphic novel 300

Sulle sponde greche delle Termopili così come in terra turca di Istanbul, un dittatore vuole cancellare le prove della ribellione di una minoranza. Allora come oggi, una nuova era è appena cominciata. Allora come oggi i pochi non intendono accettare di venire spazzati dalla furia di un malvagio. Allora come oggi il mondo potrà anche ignorarli, ma nessuno impedirà alle parole di passare di bocca in bocca.

300 (di Zack Snyder) – I persiani sono sbarcati in Grecia, l’ultimo avamposto prima di conquistare l’Europa. Il primo round lo hanno vinto i padroni di casa. Ecco allora il dio-re Serse (Rodrigo Santoro) incontrare il sovrano spartano Leonida (Gerard Butler). La sua offerta è generosa quanto servile, ma quando il prode guerriero ellenico rifiuta, non senza un po’ d’ironia, la replica del dittatore è spietata.

“Vedi, massacrare tutti quegli uomini delle tue armate mi ha procurato un fastidioso crampo alla gamba e inginocchiarmi è piuttosto arduo” spiega il possente greco. 

“Non ci sarà alcuna gloria nel tuo sacrificio” replica sprezzante Serse, facendo così venire a galla tutta la sua vera natura dispotica e lanciando la più spietata delle minacce, “presto cancellerò perfino il ricordo di Sparta dagli annali, ogni pergamena scritta dai Greci verrà bruciata. A ogni storico greco, a ogni scriba verranno cavati gli occhi e la lingua sarà loro mozzata. Chiunque evocherà il solo nome di Sparta o di Leonida sarà punibile con la morte. Il mondo non saprà mai che siete esistiti, Leonida”. 

Un uomo saggio cederebbe. Un uomo saggio si sacrificherebbe per il bene della propria terra e delle sue genti. Leonida non si tira certo indietro dal suo dovere/destino, e proprio per questo le sue parole sono uno strale contro qualsiasi forza bruta. “Il mondo saprà che degli uomini liberi si sono opposti a un tiranno, che pochi si sono opposti a molti e prima che questa battaglia sia finita che persino un dio-re può sanguinare”.

Quello che Serse avrebbe voluto fare, il primo ministro turco Recep Erdogan ha fatto. Ha mandato la sua polizia nella notte dentro la piazza con idranti. Ha disperso tutti i pacifici manifestanti con potenti getti d’acqua (mescolata a qualcosa d'altro pare). Ha autorizzato la forza bruta anche contro famiglie, con bambini piccoli che si sono persi e ora i genitori ne sono alla disperata ricerca. E una volta spariti tutti, l’ordine è stato perentorio. Spazzare via tutto. Cancellare ogni traccia della protesta. Non deve essere mai esistita. Non vi deve rimanere nessun frammento.

“Oggi, nel 2013, il mondo sa già che cittadini coraggiosi si stanno opponendo a un tiranno e presto anche la tua pistola diventerà un miserevole ricordo nell’immenso museo degli orrori della razza umana”.

300 - Leonida (Gerard Butler)
300 - Leonida (Gerard Butler)

Nessun commento:

Posta un commento