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sabato 27 luglio 2013

Le riserve (2000), la gloria dura per sempre

Le riserve - il quarterback Shane Falco (Keanu Reeves) da le istruzioni
Nel football come nella vita si può  avere una seconda gloriosa chance. Anche se poi, a riflettori spenti, si tornerà a fare Le riserve (2000, di Howard Deutch). 

di Luca Ferrari

Ci sono i ricchi, famosi e viziati come il quarterback Eddie Martel (Brett Cullen) e chi invece si è bruciato la carriera ai tempi del college, com'è il caso di Shane Falco (Keanu Reeves), oggi scrostatore marino di scafi di yacht. Due facce della stessa palla (da football). Due destini di una vita molto simile. Liberamente ispirato allo sciopero dei giocatori della NFL del 1987, Howard Deutch dirige Le riserve (2000, The Replacements).

Il presidente dei Sentinels, Edward O'Neil (l'ultima apparizione di Jack Warden) è disperato. Le sue prime donne (dicasi giocatori professionisti) sono in sciopero perché non guadgnano abbastanza. La sua unica ancora di salvezza è una vecchia volpe, il coach Jimmy McGinty (Gene Hackman). Accettato l'incarico, questi raccoglie una serie di ex-giocatori o simili, dal grande talento ma molto scarsi in autostima. 

Personalità dalle più disparate. Si va dal pauroso ma veloce come una saetta Clifford Franklin (Orlando Jones) allo sbirro fuori controllo Daniel Bateman (Jon Favreau), passando per il gallese Nigel (Rhys Ifans) col vizio del gioco d'azzardo al galeotto in libera uscita Ray Smith (Michael Jace), e ancora il gigantesco lottatore giapponese di sumo Jumbo Fmiko (Ace Yonamine), il sordomuto Bryan (David Denman) e i fratelli Jackson, Jamal (Faizon Love) e André (Michael Taliferro). A cercare di tenerli uniti in campo, il quarterback Shane Falco.

Anche le cheerleader sono in sciopero. Tutte meno una. Proprio lei, la capa. Annabelle (Brooke Langton). Per lei d'altronde il football non è solo un'esibizione. Lei ci è cresciuta dentro. Suo padre era un grandissimo appassionato. Uno di quegli uomini che apprezzano lo sport (e la vita) quando in campo ci va il cuore e non lo sponsor. Quel cuore che oggi ai Washington Sentinels manca. E per rivitalizzarlo, anche lei da il suo contributo insieme a scatenate lap-dancer.

I crumiri, come vengono bollati con disprezzo, vengono ingaggiati per sole quattro partite. Servono tre vittorie per andare ai playoff. Le cicatrici della vita però si fanno sentire. Sono una squadra ma nella realtà ognuno è solo con se stesso. Triste o arrabbiato. Quella che hanno davanti però è (finalmente) una possibilità. Un regalo inaspettato da cui ripartire. Un momento che se vissuto con forza e coraggio, consentirà a tutti di voltarsi indietro e avere la certezza che almeno una volta sono stati loro i titolari, in campo e fuori.

La prima partita delle "Riserve" non comincia troppo bene, ciò ben sottolineato dal commento disgustato del presidente O'Neil che sentenzia, "Le scimmie che si lanciano merda allo zoo sono più organizzate di questo cesso”. Litigi, cazzotti, vomito e manesche modalità di festeggiamento presentano dunque i nuovi Sentinels. Ma per tutto ci vuole rodaggio, figuriamoci per un nugolo di losers (perdenti) assemblati in quattro e quattrotto per tentare la grande impresa, incluso un impensabile successo nell'ultima partita contro gli allora campioni del mondo Dallas Cowboys.

Rispetto ai tanti (troppi) episodi delle loro singole vite, le riserve questa volta hanno qualcosa in più. C'è qualcuno che crede in loro. Loro stessi hanno cominciato a fidarsi l'uno dell'altro e si sa, quando l'uomo incontra l'uomo, magari pure con una spruzzata d'amore, non ce n'è più per nessuno. Anche l'impossibile diventa possibile. Anche ciò che i professionisti non sono in grado di fare, le riserve possono.

"Sentitemi, domani a quest’ora lo sciopero avrà ufficialmente termine” arringa il  coach McGinty in quella che sarà l'ultima partita di quei giocatori in campo, “Ora Dallas sta facendo un grosso sbaglio questa sera. Non ha paura di voi e invece dovrebbe perché voi avete in mano un’arma straordinaria. Non c’è nessun domani per voi e questo vi rende bombe pronte a esplodere”.

Le riserve - ... è parola saggia di coach!

Le riserve - Bateman (Jon Favreau) e il coach McGinty (Gene Hackman)
Le riserve - il presidente Edward O'Neil (Jack Warden) inorridito alla partita
Le riserve - le scatenate lap-cheerleader
Le riserve - Shane Falco (Keanu Reeves) e il coach McGinty (Gene Hackman)
Le riserve - il coach McGinty (Gene Hackman) sprona i "suoi"

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