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venerdì 5 luglio 2013

Tutta la merda davanti

Pianeta Terra, paese inospitale in After Earth. Pianeta Terra, dilaniato da virus con mutazione della razza umana in famelici e incazzosi zombi in World War Z.

di Luca Ferrari

Che ne è stato di tutta quella “Virziana” vita davanti? Semplicemente non c’è. Non ci sarà. Per quelli che verranno dopo ci sarà sempre di meno e siffatte operette non saranno che ridicoli lineamenti oltre lo statico 36.0 di temperatura. Il Pianeta Terra ribollisce di plastica piantata ovunque fermentando ossa e carni di chi deve lasciare il posto controvoglia alle nuove "genesazioni". Tutta la storia evolutiva scorre in qualche minuto microchip mentre nessuno si occupi di chi sta morendo.

Una volta tanto voglio uscire dai confini del racconto cinematografico perché solo di recente mi sono imbattuto nella pellicola generazionale con protagonisti Elio Germano e Isabella Ragonese. E lo ammetto. Mi ha sorpreso in positivo. Specialmente perché non finisce lì. Con i titoli di coda, ma non voglio addentrarmi troppo nello specifico argomento perché mi riprometto di parlarne in modo più approfondito. 

Il film (2008) diretto da Paolo Virzì mi ha invece fatto da involontario ponte di collegamento tra due film appena usciti sul grande schermo di cui il primo, solo nel vedere padre e figlio Smith che fanno padre e figlio, mi ha subito provocato noia. Sull’opera con protagonista il salvatore Brad Pitt invece, non sto che raccogliendo commenti negativi con ciliegina sulla torta, la totale inutilità del 3D (svuotamento tasche spettatore a parte, s’intende). 

Se l’After Earth di M. Night Shyamalan (Il sesto senso, The Village) è stato scientificamente bypassato, diverso è il caso della Guerra Mondiale di Marc Foster (Monster’s Ball, Neverland, Quantum of Solace). Magari sarà l’atmosfera meno spaziale e più umana. Boh. Gusti personali a parte mi pare un’estate all’insegna dell’uomo mangia uomo (quale sarebbe la novità?) e dove il buon Superman stia giocando un ruolo decisamente secondario. Alla faccia che doveva ispirare l’umanità.

After Earth - In fuga si, ma dove?

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