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venerdì 12 luglio 2013

Venezia Gravity Cinema

Gravity (2013, di Alfonso Cuarón)
Gravity (2013, di Alfonso Cuarón con Sandra Bullock e George Clooney) aprirà  la 70. edizione del festival del cinema di Venezia nella sez. Fuori Concorso.

di Luca Ferrari, ferrariluca@hotmail.it
giornalista/fotoreporter – web writer 

Haifaa Al Mansour, presidente Giuria internazionale del Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”. La giovane attrice palermitana Eva Riccobono, madrina delle serate di apertura e chiusura. Realizzato dal regista/illustratore Simone Massi, il nuovo manifesto ufficiale è un omaggio al cinema di Theo Anghelopulos e Federico Fellini. Per l’edizione 2013 sarà Ciak, il noto mensile specializzato diretto da Piera Detassis, a firmare il Daily ufficiale della rassegna insieme al city-magazine Venezia News.

Già annunciati da tempo il Leone d’Oro alla Carriera a William Friedkin e il presidente di giuria Bernardo Bertolucci, giorno dopo giorno, sono sempre più nitidi e delineati i connotati della 70° Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia (28 agosto – 7 settembre 2013), diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta.

Presenza (quasi) fissa della laguna, dopo il trionfale bagno di folla insieme a Brad Pitt per l’apertura dell’edizione 2008 con Burn Aftre Reading di Joel Coen ed Ethan Coen, il due volte premio Oscar, George Clooney, è tornato l’anno successivo per L’uomo che fissa le capre (2009, di Gran Haslow), quindi l’ultima apparizione appena due anni fa per il politico Le Idi di Marzo, nella doppia veste di attore e regista. Ora è tempo di andare nello spazio.

E restando dietro la telecamera, come anticipato, quest’anno a Venezia ci sarà anche la prima regista donna dell’Arabia Saudita, Haifaa Al Mansour. Il successo dei suoi cortometraggi e dell’innovativo documentario Women Without Shadow (2005), ha influenzato una nuova onda di registi sauditi e ha posto la questione dell’apertura dei cinema nel suo paese sulle prime pagine. In Arabia Saudita il suo lavoro è insieme lodato e vilipeso per aver incoraggiato la discussione su tematiche tabù e per aver penetrato il muro di silenzio che circonda la vite segregate delle donne saudite.

Eva Riccobono, madrina delle serate di apertura e chiusura.
la regista saudita Haifaa Al Mansour

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