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sabato 31 agosto 2013

Green America, Nicolas Joe

Joe - Joe Ranson (Nicolas Cage)
Antieroe solitario e rassegnato. Nell'America di provincia Joe Ransom (Nicolas Cage) può ancora insegnare o sacrificarsi per qualcuno.

di Luca Ferrari

Solitario. Tatuato. Di poche parole. Fumatore incallito. Frequentatore di squillo. Con l’alcol sempre dietro. Un passato da galeotto. Poco tollerante alle prepotenze. Nella sua infinita serie di personaggi, Nicolas Cage riassume tutto questo in Joe, di David Gordon Green, basato sull’omonimo romanzo di Larry Brown (1951-2004), film in concorso alla 70° Mostra del Cinema di Venezia.

Era ora. Era da un pezzo che il premio Oscar Nicolas Cage non si cimentava con un personaggio di spessore.Era dallo spietato/malinconico mercante d’armi Yuri Orlov in Lord of War (2004, di Andrew Niccol) che il nipote di Francis Ford Coppola non accettava d’incarnare un uomo dalle sfumature buono-disperate come Joe Ransom.

Più robusto del solito. Barbuto. Volenteroso di riscatto ma frenato dalla propria riluttanza emozionale. Fanculo, anche oggi dice stanco con al fianco l’amica Connie (Adriene Mishler), appartatasi da lui per evitare le molestie del compagno del padre. Decisamente convincente la prova di Cage.

Molto di più rispetto all’ultima incursione veneziana, quando nel 2009 fu il protagonista insieme a Eva Mendes di Il cattivo tenente – Ultima chiamata New Orleans (2009, di Werner Herzog). Al suo fianco in questa molto sconfortante pagina di provincia americana, il giovane Tye Sheridan, di nuovo alle prese con un padre violento dopo aver saggiato la collera di Brad Pitt in The Tree of Life (2011) di Terrence Malick.

In una piccola cittadina del Texas arriva una nuova famiglia. Gary è il solo che ci prova. Si cerca un lavoro e viene aggregato da Joe nella sua squadra per disboscare un’area privata. L’indomani porta anche il padre che al contrario non fa nulla di nulla se non fumare e guardare il panorama.

La sua miserevole autorità familiare vacilla nel vedere che il più giovane porta soldi a casa, scatenando così la sua violenta reazione. Joe si prende a cuore il ragazzo. Sa bene che finché ci sarà in giro feccia come il padre, per lui non ci sarà un futuro. E presto o tardi Gary ucciderà il vecchio con l’inevitabile carcere. Un uomo, questi che pur di far fuori Joe e togliere tutti i soldi a Gary, non si fa problemi a far prostituire la figlia più giovane.

Novello Walt Kovalski (Clint Eastwood) di Gran Torino, Joe sacrifica la propria vita e affronta il suo destino. Non gl’importa del prezzo da pagare. Vuole regalare un futuro a Gary. Gli vuole dare quella chance che forse lui non ha mai voluto accettare a suo tempo.

L’America di Gordon Green non è che un flash. È la redenzione di un uomo che non può guardarsi indietro perché starebbe ancora peggio. È un mondo dove almeno c’è una paga settimanale e dove una gentilezza per uno straniero possono regalare una nuova prospettiva. Eppure ci sono uomini condannati dalla loro stessa natura e presto o tardi qualcuno che non ha di meglio da fare, lo provocherà. Stuzzicando il suo fragile equilibrio. E le conseguenze saranno imprevedibili e fatali. Nella migliore delle ipotesi, qualcuno si salverà. Nella peggiore delle continuazioni, fanculo anche domani. 

Il trailer di Joe

Joe - Joe Ransom (Nicolas Cage
Joe - Joe Ransom (Nicolas Cage) e Gary (Tye Sheridan)

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