!-- Codice per accettazione cookie - Inizio -->

giovedì 21 novembre 2013

Il profumo del cuore selvatico

Il profumo del mosto selvatico - Victoria (A. Sánchez-Gijón) e Paul (Keanu Reeves)
Romanticismo nel ventre vinicolo. Keanu Reeves eroe romantico della fiaba agreste Il profumo del mosto selvatico (1995, di Alfonso Arau).

di Luca Ferrari

Ho ancora il sonno turbato e sento parlare di confini e segreti. Ho sentito tracce del destino, e se oggi le cortecce sono sempre più verdi allora io mi dovrò presto abituare a questa nuova stagione dei tuoi nativi sentimenti. Nuvole basse si scambiano pagine d’orizzonte. Labbra sporche di terra inscrivono il calore degli spiriti. Viaggio nella poetica del film Il profumo del mosto selvatico (1995, di Alfonso Arau).

Per il reduce di guerra Paul Satton (Keanu Reeves) il ritorno a casa non assomiglia lontanamente a ciò che sognava sotto il fuoco. In mezzo a sangue e macerie ha scritto decine e decine di lettere alla moglie Betty (Debra Messing) su come avrebbe voluto la sua futura vita ma la realtà non è così. Non c’è nessuno ad attenderlo e la materialista consorte m non ha mai letto alcuna delle sue parole.

Quasi costretto, Paul si rimette subito in viaggio per lavoro, lasciato solo anche negli incubi dove rivive costantemente l’orrore dei campi di battaglia della II Guerra Mondiale. Sulla sua strada gli vomita addosso (letteralmente) una donna alla ricerca di miracoli, Victoria Aragon (Aitana Sánchez-Gijón). Sta tornando a casa incinta ma senza un marito né un fidanzato, angosciata dalle sicure reazioni furiose del rigido padre.

Il buon samaritano Paul prima la difende da due bruti sull’autobus, poi rincontrata in mezzo al nulla viene messo a conoscenza della sua lacrimevole storia e decide. Le mette un anello al dito per presentarsi come suo marito. Un compagno che l’indomani ripartirà e forse non tornerà mai più.

Il destino però è in agguato perché domani nella piantagione Las Nubes della famiglia Aragon è il giorno della vendemmia. Ben accolto dalla mamma di Victoria, Maria (Angélica Aragón) e i suoi nonni Guadelupe (Evangelina Elizondo) e Pedro (Anthony Quinn), quest’ultimo ghiottissimo di dolciumi, la notizia delle nozze manda invece su tutte le furie il padre Alberto (Giancarlo Giannini) che attacca e sferza fendenti contro i neosposini.

Io sono tornata a casa per dire alla mia famiglia che ho sputato sulla loro fiducia? Sono io che sono tornato a casa per dire che sposato questo coso, cosa fa lei? tuona Alberto. Cioccolatini, vendo cioccolatini risponde candido Paul suscitando l’ulteriore commento di disprezzo del suocero che replica con un semplice e laconico No!?!

Nei due giorni successivi Paul vive la magica atmosfera agreste di Las Nubes e ogni mattina quando cerca di andarsene, l’anziano Don Pedro lo blocca con amore. Rendendolo parte vivente della loro famiglia, mostrandogli anche la radice che il suo antenato piantò secoli or sono. Non è solo la radice della nostra Las Nubes, è la radice della nostra vita dice il vecchio.

Un mo(n)do che l'orfano Paul non può ignorare.

Arriva il momento della vendemmia. Le donne di famiglia hanno i capelli raccolti con foglie. Quando l’anziana Guadalupe, di origine azteca, suona una grande conchiglia per chiedere secondo tradizione il permesso dei 4 venti per raccogliere ciò che dona la terra, è un trionfo di bellezza e incanto. A quel punto tutte le donne sposate entrano in una gigantesca tinozza per danzare pigiando l’uva.

La società materialista e consumistica avanza ma la grande lezione viene dalla Madre Terra che fa incontrare e unire uomini e donne. Ognuno con le proprie specificità. Chi con i pensieri, chi con i sentimenti. Le atrocità non saranno mai dimenticate ma qui, a Las Nubes, è la vita che trionfa. È l’amore che unisce.

Paul e Victoria si separano com’è giusto che sia, ma il loro finto legame esploderà in piena regola come un incendio d’amore (e non solo). Anche il burbero Alberto Aragon, riappacificatosi con l’adorata figlia e il buon Paul, alla fine lo accoglie umanamente con le parole Questa è la radice della tua vita. La radice della tua famiglia. Tu sei legato a questa terra e a questa famiglia con la promessa, con l’onore e con l’amore. Piantala.Crescerà.

Las Nubes vivrà.

Il profumo del mosto selvatico, la festa del vino

Il profumo del mosto selvatico - la festa del vino
Il profumo del mosto selvatico - la radice di Las Nubes
Il profumo del mosto selvatico (1995) - l'uva
Il profumo del mosto selvatico - Paul (Keanu Reeves) e Victoria (Aitana Sánchez-Gijón
Il profumo del mosto selvatico - Victoria (Aitana Sánchez-Gijón) e Paul (Keanu Reeves)

2 commenti:

  1. Bellissimo articolo su un film meraviglioso ... grazie mille Luca Ferrari :)

    RispondiElimina
  2. si, un film merarviglioso, concordo con te Gemma... un'atmosfera magica come il cinema, dei grandi attori e i valori umani sanno creare

    RispondiElimina