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mercoledì 7 maggio 2014

Gran Torino, Clint Eastwood ruggisce ancora

Gran Torino - Walt Kovalski (Clint Eastwood)
Pistolero, ispettore di polizia o pensionato razzista, il vecchio Clint Eastwood è sempre dalla parte dei più deboli, anche al volante di una Gran Torino.

di Luca Ferrari

“Avete mai fatto caso che ogni tanto s’incrocia qualcuno che non va provocato? Quello sono io”. A pronunziare queste ringhiose parole contro i classici teppisti moderni, è il burbero pensionato Walt Kowaslki, interpretato da Clint Eastwood nel film diretto da se medesimo, Gran Torino (2009). Una storia malinconica ma ricca di quella forza di chi ha deciso di combattere e lottare fino alla fine. A qualunque costo.

Ex-operaio della Ford, poco amante degli stranieri, della religione e alle prese con un nuovo vicinato orientale, Kowaslki è un uomo solo nei suoi pensieri. Ha appena perduto la moglie. Ha due figli con prole con cui non ha niente in comune. Walt è solo nella sua guerra personale. È un uomo però che ha il coraggio di alzare la testa. Si sente ancora le mani sporche di sangue per la guerra combattuta in Corea. Il suo cane Daisy e la sua macchina d'epoca Gran Torino sono la sola famiglia che ha.

Superando i suoi stessi pregiudizi (altro fatale nemico) dei vicini, prima li difende, poi inizia ad instaurare rapporti umani e infine, di fronte allo stupro della giovane Sue (Ahney Her), arriverà a sacrificarsi nel nome di una generazione migliore, regalando così al fratello di lei, Thao (Bee Wang), un'alternativa alla vendetta e forse un avvenire.

Come anche nel precedente Million Dollar Baby (2004) diretto da Eastwood, il riluttante protagonista si confronta con la fede. In Gran Torino c'è padre Janovich (Christopher Carley). Un incontro/scorso tra lui e Kovalski con quest'ultimo che comincia dalla strada dell'indifferenza, passa a battute al vetriolo e infine plana sul rispetto.

Walt Kowaslki non è di questa epoca. Lui non chiude la serranda dinnanzi ai problemi. Agisce. Minaccia. Colpisce, anche a costo della propria vita. Un veterano contro stupidi adolescenti. Guai a chi osa minare la libertà altrui. Gli anni accumulati non frenano la sua rabbia contro le gang. Il branco sbrana e decide. Walt lo sa. Ma agisce lo stesso.

Gran Torino è una storia umana dove il lieto fine non fa rima con i titoli di coda. Gli ultimi fotogrammi vedono il giovane Thao (ribattezzato ironicamente dal Walt, “Tardo”) sfrecciare sulla sua macchina lasciatagli in eredità, e non alla menefreghista nipote Ashley (Dreama Walker). E forse dovremmo chiederci tutti quanti: dove andrà Thao? Cosa farà? Chi diventerà?

Il trailer di Gran Torino

Gran Torino - Sue (Ahney Her)
Gran Torino - Thao (Bee Vang) e Walt Kovalski (Clint Eastwood)

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