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mercoledì 13 agosto 2014

Pa-ra-da, il cinema racconta Miloud Oukili

Lido di Venezia, Mostra del Cinema - Miloud Oukili © Biennale foto Asac
Il primo grande ricordo alla Mostra del Cinema non si scorda mai. Il mio ha come protagonista il clown Miloud Oukili e il film Pa-ra-da

Era l'anno di George Clooney e Brad Pitt. Insieme, diretti dai fratelli Cohen in Burn After Reading. Per il sottoscritto, al debutto come inviato giornalistico alla Mostra del Cinema di Venezia, il primo grande ricordo non aveva i sorrisi bonaccioni delle due superstar ma il viso truccato e le bolle di sapone di Miloud Oukili, il clown “umanitario” la cui storia venne raccontata dal regista Marco Pontecorvo in Pa-ra-da (2008).

Un articolo di un vecchissimo inserto di Repubblica del 2001 ancora conservato in una delle mie tante agende, poi qualche aggiornamento online. Un'intervista a una volontaria dell'associazione Parada Italia e quindi l'inaspettato. Ero alla mia prima volta come inviato alla Mostra del Cinema e stavo ancora prendendo le misure al Festival quando sotto le mani mi trovai il programma giornaliero di proiezioni e soprattutto conferenze stampa. Tra i presenti del film Pa-ra-da ci sarebbe stato anche lui, Miloud Oukili.

La sua è una di quelle storie che ti fanno venire voglia di avere ancora fiducia nel mondo. In viaggio nella capitale rumena, Miloud, un artista franco-algerino, venne alla scoperta delle drammatiche condizioni di moltissimi bambini nei bassifondi di Bucarest. Non li abbandonò. Decise di rimanere, fondando una compagnia circense e regalando loro un'opportunità per una vita migliore.

“il tempo di andare fuori e dovrò subito fare i conti con la luce schiacciata sulle statue di cemento/... faccio quello che ho fatto per non lasciare a nessuno una ragione per non andare  avanti/ …c’è qualcuno che crede in te, più di uno vicino a me non lo ha ancora capito/... Il sogno di una piccola ragazza clown è di essere una buona madre e avere una propria casa…” l.f

È giovedì 28 agosto, secondo giorno della 65°Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia. Per la sezione Orizzonti viene presentato Pa-ra-da, un co-produzione italo-franco-rumena. Sono molto emozionato. È da più di sette anni che seguivo già il lavoro di Oukili. Finalmente entra. Ovviamente lui è truccato come un clown. Ha la cravatta multicolore. Quando viene presentato si alza facendo tante bolle di sapone.

Miloud scherza e parla di chi lo interpreta nel film, il francese Jalil Lespert. Dice che è un ottimo attore, anche se non è bravissimo col motociclo. Gli promette comunque un’escursione in sella a Parigi. Non riesco a chiedergli nulla. Riesco a solo a vedere un uomo che si comporta da essere umano.

La giornata prosegue tra incontri istituzionali, sbarchi illustri e nuove passerelle. I miei pensieri però sono tutti per loro. Quei bambini e ragazzi cui Miloud si è affacciato. Li ha ascoltati. È rimasto insieme a loro. Vivendo la loro realtà e portandoli nella propria, perché la magia di un gesto potesse dare il via a un'epoca più gioiosa delle loro esistenze. Miloud Oukili, l'uomo che usò l'arte della risata per venire in soccorso di chi non aveva nessuno.

Pa-ra-da (2008, di Marco Pontecorvo)

Pa-ra-da - Miloud Oukili (Jalil Lespert)
Pa-ra-da (2008, di Marco Pontecorvo)
Pa-ra-da (2008, di Marco Pontecorvo)
Pa-ra-da (2008, di Marco Pontecorvo)
Il cast di Pa-ra-da: (da sx) Jalil Lespert, il regista Marco Pontecorvo, Evita Ciri
e il piccolo Gabriel Rauta © Biennale foto ASAC

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