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sabato 14 febbraio 2015

Gli esseri umani sono il sale della terra

Il sale della terra - foto di Sebastiao Salgado
L'uomo sente il mondo. Si batte per esso. Lo racconta. Wim Wenders documenta il fotografo brasiliano Sebastião Salgado, Il sale della terra (2014).

di Luca Ferrari

“Sono stato lontano/, ho visto il mondo soccombere ma questa è solo una mia personale opinione/... ho raccolto uno zaino con le loro promesse rinunciando a intervallare quelle menzogne/... quando la corrente mi chiese se avessi voluto un passaggio, la guardai disinvolto imparando a farmi rispettare anche dal silenzio” l.f. Docufilm di una vita dentro il viaggio. Il fotografo brasiliano Sebastião Salgado si racconta al regista Wim Wenders, è Il sale della terra (2014).

Un ragazzino come tanti diventa uomo. Si ritrova solo in una grande città. Incontra una donna e si sposa. Sono entrambi attivisti politici di sinistra. In epoca di brutale dittatura abbandonano il Brasile riparando a Parigi. Sebastiao Salgado è un giovane economista lanciato verso una sicura e pacifica carriera. Tutto cambia quando la moglie Lélia torna un giorno a casa con una macchina fotografica. Quell'oggetto cambierà la vita di entrambi per sempre.

Ha inizio il viaggio. Un lungo viaggio. Da quel momento Sebastiao è sempre stato in movimento. Non solo fisicamente. Superati i primi esordi, l'uomo va incontro all'uomo. Calpesta la sua terra. Ne condivide il fango. Quando realtà come “Medici senza frontiere” sono note a una esigua minoranza del mondo, lui è già lì, insieme a loro. Per raccontare il dramma della siccità etiope.

Come tutti i veri fotografi Salgado rischia anche sulla sua pelle. Giorno dopo giorno, scatto dopo scatto, la sua anima imbeve tutto il dolore che riesce a testimoniare su pellicola. Il tanto decantato Dopoguerra non è affatto un'epoca di pace e prosperità. È ancora una latrina piena di crudeltà e abusi dove i singoli perdono ogni giorno sempre più diritti e speranza. Le lamiere dell'orrore accecano l'essere vivente, rendendolo schiavo della droga passeggera.

“siamo tutti soli, e su questo vorrei poter essere smentito/... mi sono nascosto dentro un igloo a contare le farfalle di cui non ho mai provato a imparare nemmeno il nome/... mi fermo e gli alberi mi assecondano, questo non succede mai al di qua della tastiera... ho visto il mondo inghiottire mani senza lasciare al suo sguardo il diritto di tramandare almeno un gesto di pace...” l.f

Dalla fame di ricchezza nelle miniere brasiliane, passando per i campi profughi africani fino alle nascoste tribù amazzoniche, Sebastiao Salgado è sempre lì. Spostandosi nel panorama glaciale della Siberia e inseguendo le teorie Darwiniane in Oceania. L'opera di Wenders mostra anche il Salgado familiare, talmente legato al natio Brasile da investire tempo e danaro per ridare vita a una terra ormai prossima alla morte. Quella in cui è cresciuto. E poi donarla all'umanità.

Non capita tutti i giorni di poter vedere sul grande schermo le fotografie di Sebastiao Salgado. Wim Wenders ha voluto farci questo regalo. Sebbene più a suo agio dall'altra parte dell'obiettivo, il protagonista non parla alla telecamera. Comunica in modo naturale. Senza tanti artifici social-SEO arriva diretto al cuore dello spettatore, rimanendo in costante top list “SERPiana” dell'anima di ciascuno.

Dalle sofferenze dell'uomo alla bellezza del mondo naturale. Due facce della stessa medaglia. “il gigante qua non sono io, e non è neanche assolutamente come lo avevo immaginato/... non vedo liane con cui accorciare il mio cammino/, sento un richiamo che non tutti i miei sbagli sarebbero in grado di confondere/... voi non lo sapete, ma io mi sono appena allontanato... adesso però, vorreste proseguire il cammino insieme?” l.f

Ecco, vedi Il sale della terra e non puoi non cominciare a riflettere. Pensare a quello che dovrebbe essere la tua vita. Pensare a quello che conta davvero. Facendo sempre più pulizia di meschinità e sfruttamenti. Ecco, vedi Il sale della terra e ti senti chiamato in tutti i punti cardinali e puoi solo rispondere con speranza e azione. Ecco, vedi Il sale della terra e tutto il mondo ti sembra familiare nella sua diversità. Ecco, vedi Il sale della terra (2014, di Wim Wenders) e pensi che quando esalerai il tuo ultimo respiro, un nuovo arcobaleno darà un bacio al mondo per te.

Il trailer de Il sale della terra

Il sale della terra - foto di Sebastiao Salgado
Il sale della terra - il fotografo Sebastiao Salgado
Il sale della terra - foto di Sebastiao Salgado
Il sale della terra - foto di Sebastiao Salgado
Il sale della terra - il fotografo Sebastiao Salgado

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