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martedì 6 dicembre 2016

La vita è Un biglietto in due

Un biglietto in due - Neal Page (Steve Martin) e Del Griffith (John Candy)
"Posso suggerirle un film da vedere? - Glielo auguro!". Allacciate le cinture allora, Un biglietto in due (1987, di John Hughes) vi aspetta. Uno spassoso viaggio al limite della... "sopportazione!".

di Luca Ferrari

Immaginate di voler tornare a casa per le feste ma il vostro aereo viene cancellato dando così inizio a una sfiancante odissea senza fine tra cielo, strade e rotaie. È esattamente ciò che accade al rigido e benestante Neal Page (Steve Martin), affiancato suo malgrado da uno sconosciuto e logorroico compagno di viaggio & disavventure, l'ingombrante, Del Griffith (John Candy), professione venditore di anelli per docce. Mettetevi (s)comodi) e godetevi Un biglietto in due (1987, di John Hughes). Si parte.

Del è un vulcano ed estroverso, Neal taciturno e con la puzza sotto il naso. Poco abituato quest'ultimo a cavarsela al di fuori della prima classe di un aeroplano, sarà proprio il nuovo compagno di viaggio ad aiutarlo a tornare a casa, o per lo meno ci proverà. L'avventura comincia in strada, prosegue in una appiccicaticcia sala d'aspetto e sprofonda in una stretta e proletaria "classe turistica" per poi atterrare chissà dove fino al peggio: la condivisione dell'ultima stanza di un motel e soprattutto un unico letto matrimoniale. Una notte che sembrerà eterna. Una notte però che li farà... arrivare lontano!

Rimasti appiedati, Neil e Del trovano un valido aiuto e un passaggio fino alla stazione grazie al ruvido Owen (Dylan Baker), figlio di un amico di vecchia data, che si presenta sbavando. Al momento di prendere i bagagli dei due sventurati, le sue parole rivolte alla propria moglie sono da gentleman d'altri tempi: Scolla il tuo culaccio dal sedile e sistema quel baule nel bagagliaio! le ringhia contro, aggiungendo subito dopo a Del e Neil: "Lei è piccola e ossuta ma è forte. Il primo bambino l'ha cagato sul marciapiede senza cacciare nemmeno un grido!”.

Il viaggio prosegue e le disavventure non cessano, anzi. Quando finalmente sembra arrivato l'happy end dopo un'imbarazzante figuraccia in autobus, Neil è pronto a mettersi al volante e arrivare a casa su quattro ruote. Magari ci metterà più tempo ma almeno ci arriverà, e da solo. Questa almeno è la sua speranza. Arrivato al parcheggio infatti, farà un'amara scoperta che si concluderà con una epica sfuriata contro l'impiegata (Edie McClurgdell'agenzia di autonoleggio con le parole esauste: Io voglio una fottuta macchina e questo entro un fottuto secondo! Che cosa mai potrà rispondergli la signora di fronte a tanta "gentilezza?

I due si ritrovano ancora una volta a dividere il viaggio. Del al volante, Neil a cercare di riposare. Questo almeno fino a quando due automobilisti li chiamano a gran voce dalla corsia opposta. Che li vogliano provocare? Magari una gara ad andare più veloce? O banalmente li vogliono avvisare che stanno andando contromano? E' impossibile, dai. Sarebbe da pazzi ma così è e la situazione precipita ancor due più quando i fari minacciosi di due tir gli stanno venendo incontro.

Uscito quasi trent'anni fa, il 25 novembre 1987, Un biglietto in due è un film capace di mescolare risate, riflessioni e con licenza di commuovere. Ambientato a ridosso della festa del Ringraziamento, con l'arrivo del freddo e della stagione natalizia, è sempre uno spasso riassaporarne le gesta. Le scene cult si susseguono con una velocità disarmante a cominciare dall'iniziale corsa per il taxi nel traffico della Grande Mela con protagonisti Steve Martin e un giovanissimo Kevin Bacon.

Una piccola nota. Spesso e volentieri le traduzioni italiane dei titoli inglesi sono autentiche porcherie. Dal più noto "The Eternal Sunshine of the Spotless Mind" diventato un impossibile Se mi lasci ti cancello, al più tragico Made in Dagenham (2010, di Nigel Cole) storpiato in We Want Sexpassando per "The Upside of Anger" addolcitosi in Litigi d'amore. In questo caso però la traduzione nostrana fotografa molto meglio la pellicola dell'originale e anonimo "Planes, Trains and Automobiles".

Steve Martin e John Candy funzionano alla grande insieme. Un biglietto in due è un film speciale. Un film che ha la capacità e la magia di non farti sentire abbandonato anche quando tutto sembra andarti storto, e magari ti ritrovi solo a una fermata della metro non sapendo dove andare e con qualche lacrima gelida a sfregiarti il viso. Un biglietto in due è un film che ti chiede di avere un po' più fiducia nel futuro e negli altri, anche se vorresti mandare tutto in malora a cominciare dalla tua stessa vita.

Un'esilarante scena di Un biglietto in due



Un biglietto in due - Owen (Dylan Baker) e signora
Un biglietto in due - Del Griffith (John Candy) visto da Neal
Un biglietto in due - un imbufalito Neal Page (Steve Martin)

1 commento:

  1. Concordo con te....é veramente un bel film....l'ho visto ieri sera e mi ha fatto morire dal ridere :) ma mi ha fatto anche riflettere...

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